La Corea del Sud intende revocare le licenze alle imprese edili a causa degli incidenti mortali

La misura fa parte di una nuova normativa sulla sicurezza industriale annunciata dal Ministero del Lavoro del Paese, che prevede anche multe fino al 5% dell'utile operativo per le aziende che dovessero morire più di tre dipendenti in un anno a causa di incidenti sul lavoro.

Il presidente Lee Jae Myung, entrato in carica a giugno, ha sottolineato l'importanza di migliorare la sicurezza sul lavoro in Corea del Sud

Ha incaricato il ministro del lavoro di introdurre nuove e severe norme per punire i datori di lavoro in caso di ripetuti incidenti mortali.

L'anno scorso, 589 persone sono morte in incidenti sul lavoro in Corea del Sud. Quasi la metà di questi incidenti si è verificata nel settore edile.

"Gli incidenti sul lavoro causano perdite significative all'economia nazionale, danneggiando non solo la vita delle persone ma anche la produttività delle aziende", ha dichiarato il ministro del Lavoro Kim Young-hoon in un briefing.

Il ministro ha affermato che è una responsabilità fondamentale del governo garantire che le persone non muoiano sul posto di lavoro.

Kim ha affermato che i cambiamenti richiederanno al parlamento di modificare la legge che regola la sicurezza industriale.

Il mese scorso, il parlamento, controllato dal Partito Democratico Liberale di Lee, ha approvato una revisione della legge sui sindacati del Paese per rafforzare i diritti dei lavoratori a contratto, in modo che possano trattare direttamente con l'appaltatore originale.

Kim ha citato l'assunzione di subappaltatori da parte di grandi aziende, accusate di cercare di eludere la responsabilità legale esternalizzando lavori pericolosi, come una delle ragioni per cui persistono così tanti incidenti sul lavoro.