L'isolamento delle pareti esterne installato nell'ambito del programma governativo del Regno Unito ha avuto un tasso di fallimento del 98%
14 ottobre 2025
Secondo un nuovo rapporto, quasi tutte le case dotate di isolamento delle pareti esterne nell'ambito di un programma governativo del Regno Unito volto a ridurre le emissioni di carbonio e a contrastare la povertà energetica presentano gravi difetti che richiedono riparazioni.

Il nuovo rapporto del National Audit Office (NAO) esamina l'efficacia dei lavori di ristrutturazione intrapresi nell'ambito del programma Energy Company Obligation (ECO).
L'organismo di controllo ha rilevato che il 98% degli immobili con isolamento esterno delle pareti installato tramite il programma ECO necessita di interventi per risolvere problemi gravi come umidità e muffa. Un ulteriore 29% delle abitazioni con isolamento interno presentava anch'esso difetti significativi.
Il rapporto attribuisce i fallimenti diffusi alla scarsa qualità della lavorazione, alla scarsa supervisione del Dipartimento per la sicurezza energetica e le emissioni nette zero (DESNZ) e a un sistema di tutela dei consumatori, istituito nel 2021, che non è riuscito a rilevare i problemi fino alla fine del 2024. Il programma ECO è finanziato dalle aziende energetiche per installare misure di efficienza energetica nelle abitazioni.
Secondo la NAO, una forza lavoro poco qualificata e scarsamente supervisionata, standard incoerenti e "scartoffie" da parte degli appaltatori hanno portato a decine di migliaia di installazioni difettose. Il sistema di supervisione del dipartimento, gestito attraverso il programma di qualità TrustMark, non ha allertato i funzionari sulla portata dei problemi fino a quando i media non hanno evidenziato casi di grave umidità.
Ofgem ha inoltre individuato potenziali frodi all'interno del sistema, stimando che le aziende potrebbero aver falsificato le richieste di rimborso per un numero di abitazioni compreso tra 5.600 e 16.500, per un valore fino a 165 milioni di sterline.
La NAO ha chiesto al DESNZ di assumersi la responsabilità di riparare le abitazioni colpite, riformare il quadro normativo di tutela dei consumatori e pubblicare stime annuali di frodi e non conformità in tutti i programmi di ristrutturazione.
DESNZ e l'ente regolatore del settore energetico Ofgem hanno iniziato a intervenire non appena TrustMark li ha informati dell'entità dei problemi. Tra le misure adottate, la sospensione degli installatori con le prestazioni peggiori e l'informazione delle famiglie interessate.
Il dipartimento intende inoltre applicare gli insegnamenti tratti da questa esperienza alla progettazione di progetti futuri e al suo imminente Warm Homes Plan.
"Evidenti carenze nella progettazione e nell'implementazione dell'ECO e del sistema di tutela dei consumatori hanno portato a installazioni di scarsa qualità, nonché a sospetti casi di frode", ha affermato Gareth Davies, responsabile della NAO. "Il DESNZ deve ora garantire che le aziende rispettino i propri obblighi di riparazione di tutte le abitazioni interessate il più rapidamente possibile. Deve inoltre riformare il sistema affinché ciò non accada di nuovo".
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