Revisione delle norme ambientali per i piccoli costruttori di case in Inghilterra

Il governo del Regno Unito ha sottoposto a revisione le norme ambientali che obbligano i costruttori edili a migliorare gli habitat della fauna selvatica, per facilitare la costruzione di abitazioni su siti più piccoli in Inghilterra.

Geometra, ingegnere edile con stazione totale teodolite in cantiere all'aperto durante i lavori di rilevamento Immagine: Iryna tramite AdobeStock - stock.adobe.com

La Segretaria per l'edilizia abitativa e vice primo ministro Angela Rayner ha annunciato la revisione dei requisiti relativi al guadagno netto di biodiversità (BNG), nell'ambito di uno sforzo volto a semplificare il sistema di pianificazione.

Rayner sta progettando di allentare i requisiti BNG per i complessi edilizi più piccoli, fino a nove case, e di dare ai funzionari addetti alla pianificazione, anziché ai consiglieri, il potere di approvarli.

I ministri hanno anche proposto di esentare i siti con un numero di abitazioni compreso tra 10 e 49 dalla tassa sulla sicurezza edilizia, che finanzia la rimozione dei rivestimenti non sicuri dai siti.

Secondo il governo, le piccole imprese edili hanno visto ridursi la loro quota di mercato a partire dagli anni '80, quando le piccole e medie imprese (PMI) fornivano il 40% delle case del Paese.

Homes England cederà una parte maggiore dei suoi terreni alle PMI e un nuovo National Housing Delivery Fund, che sarà confermato durante la revisione della spesa del governo entro la fine dell'anno, sosterrà le opzioni di finanziamento a lungo termine.

La notizia arriva mentre il governo prosegue nel suo obiettivo di costruire 1,5 milioni di case in Inghilterra entro il 2030, obiettivo che molti commentatori ritengono irrealizzabile.

Rayner ha affermato: "Oggi stiamo adottando misure urgenti per rendere il sistema più semplice, più equo e più conveniente, in modo che i costruttori di case più piccoli possano svolgere un ruolo cruciale nel nostro percorso per far sì che la Gran Bretagna torni a costruire".

All'inizio di questa settimana, il governo ha annunciato delle proposte per obbligare i costruttori edili a rispettare i tempi di consegna prima di ottenere il permesso di costruire.

Dovrebbero inoltre presentare ai consigli delle relazioni annuali che mostrino il loro processo, per mantenerli sulla buona strada.

Coloro che non riescono a costruire siti con sistematica autorizzazione urbanistica e coloro che ottengono permessi di costruire per scambiare terreni in modo speculativo potrebbero incorrere in una "penalità per ritardo nella costruzione delle case" che costa migliaia di sterline per ogni casa non costruita.

Il governo ha citato dati che mostrano come i siti più grandi, con oltre 2.000 case, possano richiedere almeno 14 anni per essere costruiti. Ma dove oltre il 40% delle case è a prezzi accessibili, la costruzione è due volte più veloce. Ha affermato di stare quindi testando anche un nuovo requisito per i siti più grandi, che devono essere di proprietà mista per impostazione predefinita.

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