L'Europa chiede un feedback sulla regolamentazione dei sussidi esteri
13 agosto 2025
La Commissione europea ha avviato una revisione del regolamento sulle sovvenzioni estere (FSR), varato nel 2023, nel tentativo di porre fine alla concorrenza sleale dei paesi terzi nel mercato interno europeo.
L'FSR consente all'Europa di impedire alle aziende sovvenzionate da governi stranieri di partecipare ad appalti pubblici, fusioni e acquisizioni. Può anche impedire la vendita di beni e servizi nel mercato unico europeo.
In base al regolamento, le aziende devono notificare le gare d'appalto pubbliche nell'UE quando il valore stimato del contratto supera i 250 milioni di euro e quando all'azienda sono stati concessi almeno 4 milioni di euro di contributi finanziari esteri da almeno un paese terzo nei tre anni precedenti la notifica.
Bruxelles ha già utilizzato l'FSR per condurre indagini in diversi settori industriali, tra cui l'avvio nel 2024 di un'indagine su due consorzi cinesi in lizza per una gara d'appalto rumena per la progettazione, la costruzione e la gestione di un parco solare da 455 MW denominato Rovinari Est. Entrambi i gruppi hanno successivamente ritirato le loro offerte.
La Commissione ha affermato di voler raccogliere il feedback delle aziende, delle associazioni imprenditoriali, degli studi legali e degli Stati membri in merito all'FSR attraverso una consultazione pubblica che si svolgerà fino al 18 novembre 2025.
Ha inoltre pubblicato un invito a presentare prove per ottenere un feedback più generale sugli obiettivi principali del rapporto di revisione dell'FSR, sulla sua portata e sul contesto.
La relazione di revisione si concentrerà su:
- La valutazione dei sussidi esteri che distorcono il mercato interno;
- L'applicazione del test di bilanciamento (se gli effetti positivi del sussidio estero controbilanciano i suoi effetti distorsivi);
- La revisione delle sovvenzioni estere con un possibile effetto distorsivo sul mercato interno su iniziativa della Commissione;
- Le soglie di notifica;
- Il livello di complessità delle norme e i costi sostenuti dalle imprese.
La notizia arriva un mese dopo che l'Unione Europea (UE) ha dichiarato che avrebbe avviato ulteriori indagini sui sussidi contro le aziende straniere che investono nella regione, nel tentativo di sradicare la concorrenza straniera.
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