John Kerry chiede un piano per la costruzione di un impianto di fusione nucleare alla COP28

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John Kerry parla alla COP28 John Kerry parla alla COP28 (Immagine: Reuters)

L'inviato speciale degli Stati Uniti per il clima, John Kerry, ha definito un piano di impegno internazionale per promuovere la ricerca sulla fusione nucleare in vista di un eventuale programma di costruzione di una nuova generazione di centrali nucleari.

Kerry ha affermato che il piano coinvolgerà 35 paesi, concentrandosi su ricerca e sviluppo, catene di approvvigionamento, regolamentazione e sicurezza.

La fusione potrebbe offrire vantaggi rispetto agli attuali impianti di fissione nucleare, producendo grandi quantità di energia senza generare quantità di energia durature.

Kerry ha affermato: "Credo che la fusione abbia il potenziale per rivoluzionare il nostro mondo e cambiare tutte le opzioni che abbiamo di fronte e fornire al mondo energia abbondante e pulita senza le emissioni nocive delle fonti energetiche tradizionali".

Ma la tecnologia è ancora agli inizi. La Francia sta attualmente costruendo il più grande reattore sperimentale a fusione al mondo presso il progetto ITER in Provenza, mentre nel Regno Unito, Mace ha recentemente vinto un accordo per progettare e costruire bunker per proteggere il laser più potente del mondo. La Central Laser Facility (CLF) ristrutturata nel campus Harwell di Oxford ospiterà il nuovo laser Vulcan 20-20 che sarà utilizzato dagli scienziati che lavorano sulla fusione nucleare.

La costruzione di impianti di fusione su scala commerciale richiederà ancora molti anni e la lotta per costruire piccoli reattori modulari, per i quali la tecnologia esiste già, suggerisce che sarà necessario un notevole lavoro sulla regolamentazione, sui modelli di fornitura e sulle catene di fornitura per farli decollare.

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