Un'ingegneria civile solida non riesce ancora a compensare la debolezza del mercato residenziale in Europa, dove l'edilizia è stagnante.
01 luglio 2025

Gli investimenti in costruzioni nell'Unione Europea (UE) sono diminuiti nel 2024 e si prevede che la stessa tendenza si ripresenterà nel 2025.
È quanto afferma un nuovo rapporto della FIEC, un organismo che rappresenta le associazioni di categoria del settore edile in tutto il sindacato.
Il rapporto statistico 2025 della FIEC ha rilevato che gli investimenti in costruzioni nell'UE sono diminuiti del 2% nel 2024, a causa di un forte calo dell'edilizia abitativa.
Si prevede che gli investimenti in tutta l'UE diminuiranno nuovamente nel 2025, seppur a un ritmo più modesto.
Negli ultimi anni, l'edilizia residenziale in Europa ha sofferto a causa dell'aumento dei tassi di interesse, del ridotto accesso al credito e della graduale revoca degli incentivi pubblici. Anche le attività di ristrutturazione hanno subito un rallentamento.
Secondo il rapporto, nel 2024 l'attività nel settore dell'edilizia residenziale è diminuita del 7,7% nell'UE. Si prevede un ulteriore calo del 3,9% per il 2025. Il calo è stato particolarmente significativo in paesi come Italia, Danimarca e Svezia, sebbene alcuni mercati dell'Europa meridionale, come Spagna e Grecia, abbiano mostrato una maggiore resilienza.
Al contrario, l'ingegneria civile è stata il principale motore di crescita. L'attività nel sottosettore è aumentata del 5,9% nel 2024, sostenuta da investimenti pubblici e progetti di infrastrutture verdi. Si prevede una crescita del 5,4% nel 2025.
Diversi Paesi hanno registrato una forte crescita nel 2024, tra cui Italia (+21%), Lituania (+19,9%) e Bulgaria (+13%). Altri, come Portogallo (+3,3%) e Svezia (+4,4%), sono cresciuti a un ritmo più modesto. Alcuni, invece, hanno registrato cali, come Finlandia (–3%), Estonia (–3,3%) e Paesi Bassi (–1,2%), spesso dovuti a ritardi negli investimenti o a condizioni economiche più restrittive.
L'edilizia non residenziale è rimasta invariata nel 2024, con un tasso di crescita del +0,1%. Si prevede che rimarrà stabile nel 2025, sebbene il dato nasconda differenze tra gli Stati membri. Si sono registrati aumenti più significativi in Italia (+6,5%), Spagna (+5,5%), Bulgaria (+14,6%) e Svezia (+5,4%). Altri Paesi, come Danimarca (-10,7%), Finlandia (-3%) e Germania (-1,9%), hanno registrato cali.
Nel 2024, il settore delle costruzioni impiegava oltre 12 milioni di persone, rappresentando il 6,4% dell'occupazione totale nei paesi dell'UE-27. Il settore contribuisce inoltre al 7,9% del prodotto interno lordo (PIL) dell'UE-27.
Leggi il rapporto completo qui .
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