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Il Marocco avvia la pianificazione dei lavori nell'ambito di una strategia per il gas da 6 miliardi di dollari

Il programma energetico nazionale del Marocco sta innescando un'importante tornata di attività di costruzione, con gare d'appalto e contratti in fase iniziale che cominciano a emergere per una rete di terminali di importazione di gas naturale liquefatto (GNL) e infrastrutture di interconnessione.

Porto di Jorf Lasfar in Marocco, Africa (Immagine: Adobe Stock) Vista aerea di Jorf Lasfar, uno dei più grandi porti industriali in acque profonde del Marocco. (Immagine: Adobe Stock)

Il programma si concentra su tre porti (Nador West Med, Dakhla Atlantic e Jorf Lasfar o Mohammedia) e rientra nella tabella di marcia 2024-2030 del Paese per migliorare la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Le autorità non hanno ancora selezionato uno dei porti di Jorf Lasfar o Mohammedia come terza località per i lavori di ammodernamento.

La nuova infrastruttura portuale è destinata a supportare l'importazione, la rigassificazione e la ridistribuzione del GNL, con collegamenti sia ai gasdotti nuovi che a quelli esistenti, tra cui il gasdotto Maghreb-Europa.

Nell'ambito del programma pluriennale, il Marocco sta inoltre rafforzando il suo ruolo nel gasdotto Nigeria-Marocco (NMGP) lungo 5.600 km, un megaprogetto da 25 miliardi di dollari che dovrebbe fornire energia a 400 milioni di persone in 13 paesi africani.

Insieme, questi progetti rientrano in un programma di investimenti da 6 miliardi di dollari sviluppato dal governo marocchino. L'iniziativa copre l'intero ambito di sviluppo delle infrastrutture GNL, dai terminali di importazione e dalle opere portuali ai gasdotti interni e alla capacità di stoccaggio.

Si prevede che verrà pubblicato come una serie coordinata di gare d'appalto nei prossimi mesi.

Gare d'appalto e contratti anticipati in corso

Il programma sta entrando in una fase di approvvigionamento attivo, con diverse componenti del programma marocchino da 6 miliardi di dollari che passano dalla pianificazione alle prime fasi di stipula di contratti e gare d'appalto.

A Nador West Med, il nuovo porto in acque profonde del Paese in costruzione a ovest della città di Nador, il Ministero dell'Energia ha manifestato interesse nell'aprile 2025 per lo sviluppo di un terminale GNL basato su un'unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (FSRU). La gara d'appalto segna il primo passo formale verso la costruzione di un'infrastruttura di movimentazione del gas nel sito, posizionando Nador West Med come punto di ingresso primario per il gas naturale liquefatto importato. Sono previsti ulteriori pacchetti per ormeggi, sistemi di stoccaggio e movimentazione.

Il porto stesso è già in costruzione da parte di un consorzio composto da STFA Group (Turchia), un'impresa appaltatrice di infrastrutture e opere marittime; Société Générale des Travaux du Maroc (Marocco), un'importante impresa locale di lavori pubblici; e Jan De Nul Group (Belgio), specialista mondiale in dragaggi e ingegneria offshore.

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Originariamente assegnati nel 2016, questi importanti lavori portuali sono in fase di completamento, ma le componenti GNL, incluso il terminale FSRU, sono ancora in fase di pre-costruzione. Il segmento Nador West Med è finanziato in parte dalla Banca Africana di Sviluppo con 276 milioni di dollari.

I lavori procedono anche sul NMGP. L'agenzia marocchina Onhym (Ufficio Nazionale degli Idrocarburi e delle Miniere) ha confermato che le gare d'appalto per i tratti marocchini del gasdotto inizieranno nel 2025. Una società speciale congiunta Marocco-Nigeria, la cui denominazione non è ancora stata formalizzata, gestirà la costruzione, la gestione operativa e la manutenzione a lungo termine.

Quale futuro per i progetti GNL del Marocco?

Si consiglia alle imprese edili, navali ed energetiche di monitorare attentamente le fasi successive.

Si prevede che l'ambito dei lavori riguarderà l'installazione di condotte, la costruzione di terminal, lo stoccaggio di serbatoi e una più ampia integrazione con la rete energetica e le reti portuali del Marocco.

Secondo il governo, si prevede che il programma creerà migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti, con ricadute positive sui settori della logistica, dei materiali e dell'edilizia industriale.

Panoramica degli investimenti in gas e reti: l'evoluzione dell'impronta energetica del Marocco

Nell'ambito della sua tabella di marcia nazionale in materia energetica, il Marocco sta portando avanti diversi progetti infrastrutturali su larga scala parallelamente allo sviluppo del suo terminale GNL e del gasdotto.

Tra questi:

  • Centrale elettrica a gas da 482 milioni di dollari: un impianto da 990 MW in costruzione nel nord del Marocco, la cui entrata in funzione è prevista per il 2025, ha lo scopo di supportare i picchi di domanda e la sicurezza energetica.
  • Programma di modernizzazione della rete da 24 miliardi di dollari: l'obiettivo è di ottenere 12,5 GW di capacità rinnovabile aggiuntiva entro il 2030 e comprende finanziamenti sostenuti dall'UE per infrastrutture ad alta tensione, stoccaggio e distribuzione.
  • 32,5 miliardi di dollari in progetti per l'idrogeno verde e l'ammoniaca: con il supporto di partner internazionali, il Marocco sta gettando le basi per una produzione di idrogeno su larga scala destinata all'esportazione, legata alle zone solari ed eoliche.

Si prevede che questi investimenti sovrapposti stimoleranno la domanda a lungo termine nei settori dell'edilizia energetica, dell'ingegneria e della logistica portuale.

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