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L'edilizia statunitense crea 15.000 posti di lavoro a giugno grazie all'aumento dei salari

Secondo i nuovi dati governativi analizzati dall'Associated General Contractors of America (AGC), l'industria edile statunitense ha creato 15.000 nuovi posti di lavoro a giugno, con forti incrementi nei settori non residenziali che hanno contribuito a compensare la debolezza altrove.

(Credito fotografico: Adobe Stock) Immagine: Adobe Stock

L'occupazione totale nel settore edile, destagionalizzata, ha raggiunto gli 8,32 milioni, in aumento dell'1,5% negli ultimi 12 mesi e superando il tasso di crescita dell'1,1% delle buste paga totali non agricole.

AGC ha affermato che l'aumento dei salari e la persistente carenza di manodopera stanno spingendo le aziende a trattenere il personale e ad assumere quando possibile, nonostante persista l'incertezza del mercato legata a tariffe, tasse e politiche del lavoro.

"Le assunzioni stanno reggendo meglio del previsto, soprattutto con le revisioni al rialzo dei dati dei mesi precedenti, poiché la persistente carenza di manodopera spinge le aziende ad assumere quando possibile", ha affermato Macrina Wilkins, analista di ricerca senior presso AGC.

La retribuzione oraria media per i dipendenti addetti alla produzione e non direttivi nel settore edile è aumentata del 4,6% su base annua, raggiungendo i 37,20 dollari, superando l'incremento annuo del 3,9% registrato nel settore privato nel suo complesso. Il tasso di disoccupazione tra i lavoratori con esperienza recente nel settore edile è sceso al 3,4%, vicino al minimo storico e ben al di sotto del tasso nazionale non agricolo del 4,4%.

L'edilizia non residenziale ha registrato un aumento di 9.200 posti di lavoro a giugno, con un aumento di 12.400 unità per gli appaltatori specializzati non residenziali. Questo aumento è stato parzialmente compensato dalla perdita di 2.800 unità nell'edilizia pesante e di ingegneria civile e di 400 unità nell'edilizia non residenziale. L'edilizia residenziale ha registrato un aumento di 5.500 posti di lavoro, trainato da un aumento di 6.000 unità tra gli appaltatori specializzati, mentre il settore edile ha perso 500 posizioni.

Dati separati pubblicati all'inizio di questa settimana dal Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che a fine maggio c'erano 273.000 posti di lavoro vacanti nel settore edile, in calo del 33% rispetto all'anno precedente. Le assunzioni sono diminuite del 3,9% su base annua, ma il tasso di licenziamento è rimasto basso.

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